Terme - Thermal Baths
Piazza Vittorio Emanuele, Taormina
Terme
Sul lato nord della Piazza Vittorio Emanuele, nel cortile alle spalle della Caserma dei Carabinieri di Taormina, è stato parzialmente riportato alla luce il settore di un complesso termale che in origine si estendeva ancora verso Nord, sotto il moderno quartiere della “Zecca”, come suggerito dai resti di muri e di arcate in laterizio, inglobate nelle case settecentesche. La costruzione dell’edificio sul lato settentrionale del Foro, avvenuta sigillando un più antico edificio a peristilio, di tipo pubblico, come indicato dai rinvenimenti effettuati (basi di statue con dediche e iscrizioni), risale ai primi secoli dell’età imperiale romana (fine I-II sec.d.C.). Delle Terme sono stati riportati alla luce tre grandi ambienti con funzione di caldaria o tepidaria, con pavimenti a lastre marmoree (crustae), riscaldati da ambienti destinati alla combustione (praefurnia). Come di consueto, pilastrini di mattoni rotondi o squadrati, oggi conservati, consentivano la circolazione dell’aria calda sotto i pavimenti (suspensurae), alimentata anche da tubuli di terracotta posti a ridosso delle pareti intonacate degli ambienti. Tra i materiali restituiti dal sito, si segnalano, in quanto reperti eccezionali, alcuni frammenti di Calendario Romano, databili ad età tardo-augustea o tiberiana (intorno alla prima metà del I sec. d.C.) e un frammento dei Fasti Consulares con l’elenco dei consoli dal 39 al 34 a.C., epigrafi verosimilmente in origine affisse nel foro romano, oggi conservate nell’Antiquarium del Teatro Antico di Taormina.

