Palazzo Duchi di Santo Stefano - Palace of the Dukes of Santo Stefano

177 m

Via De Spuches Taormina

Location

Palazzo Duchi di Santo Stefano

Il Palazzo Duchi di Santo Stefano, ubicato all’ingresso di “Porta Catania”, è un grande edificio nobiliare, addossato alla cinta muraria della città, costruito a forma di palazzo torre tra la fine del 1300 e i primi anni del 1400. E' un capolavoro dell'Arte gotica siciliana, ancorato all'esperienza arabo-normanna. Su due facciate si trova un fregio che forma un magnifico merletto d'intarsi, grazie all’alternanza di tasselli in pietra lavica e di tasselli in pietra bianca di Siracusa. Le bifore del primo piano sono molto semplici. Il profilo esterno degli archi è evidenziato da blocchetti in pietra lavica. Le bifore trilobate del secondo piano, invece, presentano una sorta di merletto a tre lobi a destra e a sinistra della colonna; al di sotto dell’arco a sesto acuto si distingue un rosone traforato. Nel 1700 è stata realizzata la scala esterna, che porta dal piano terra al primo piano. Nel giardino è presente ancora il pozzo per la raccolta dell’acqua piovana. L’originario aspetto di edificio fortificato ha subito trasformazioni nei vari secoli, poiché il Palazzo è stato abitato da varie famiglie nobili come gli spagnoli De Spuches, Duchi di Santo Stefano di Briga e Principi di Galati, i cui stemmi araldici sono ancora visibili all’interno della struttura. Danneggiato dal terremoto di Messina del 1908 e dai bombardamenti aerei del 1943, il Palazzo è stato più volte restaurato, mantenendo, tuttavia, le caratteristiche originarie. Acquistato dal Comune di Taormina nel 1960, è dal 1981 la sede della Fondazione Mazzullo e luogo di esposizione, sia all’interno che nel giardino, di trentanove sculture e di diciassette disegni di Giuseppe Mazzullo, oltre che sito per eventi culturali e per celebrazione di matrimoni. Giuseppe Mazzullo, nato il 15 Febbraio del 1913 a Graniti e morto a Taormina il 25 Agosto del 1988, è uno dei più significativi artisti italiani del ‘900, autore di sculture custodite in prestigiose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Diplomato all'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia nel 1932, si trasferisce a Roma nel 1939 per insegnare, prima all'Istituto d'Arte e, dal 1959 in poi, all'Accademia di Belle Arti, e per esercitare la sua passione artistica. Organizza tante mostre personali ed espone in otto edizioni della Quadriennale nazionale d’Arte di Roma (1935, 1939, 1943, 1948, 1952, 1956, 1960) e in quattro edizioni della Biennale di Venezia (1950, 1952, 1954, 1966).Le sue sculture, alcune minute, altre maestose e monumentali, emergono da svariati materiali, dalla creta, dal legno, dal bronzo, dalla pietra arenaria, dalla pietra etrusca, dalla lava e dall’ossidiana e presentano stili diversi che vanno dal post cubismo al realismo espressionista. A metà degli anni Settanta Mazzullo lascia l’insegnamento all'Accademia e ritorna definitivamente in Sicilia, dove alle falde dell'Etna apre un grande laboratorio in cui realizza le sue ultime sculture, in pietra lavica e granito, che sembrano evocare le linee arcaiche e ieratiche della scultura assiro-babilonese ed egizia.


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