Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari - Sicilian Museum of Art and Popular Traditions

Ex Chiesa S. Francesco di Paola, Taormina

Location

Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari

Il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni popolari, un vero caleidoscopio in cui si riverberano luci recondite della cultura del popolo isolano, custodisce produzioni manifatturiere, opere d’arte pittorica, oggetti d’uso quotidiano e d’ambito religioso, provenienti dalla collezione dell’antiquario Giovanni Panarello (1911-2006) e da altre raccolte private. Le varie sezioni, in cui si articola il percorso espositivo, consentono un approccio diretto, immediato con diversi aspetti dell’artigianato artistico siciliano tra XVI e XX secolo. Le suggestive sculture lignee e in ceramica devozionali includenti riproduzioni di Bambin Gesù benedicenti e dormienti, delicate statuette di Madonne, elaborati presepi artigianali e vari ex voto provenienti, in gran parte, dal comprensorio catanese, insieme alle ceramiche antropomorfe di Caltagirone, alle elaborate sponde e chiavi di carretto e ai colorati cartelloni dell’opera dei pupi, costituiscono un tutt’uno con aspetti più specifici, quali l’arte dei pastori, i costumi ed i ricami. L’esposizione demoetnoantropologica propone, infatti, utensili da ricamo e corredi lavorati dalla maestria femminile, manufatti scultorei del mondo bucolico, piatti decorati in ceramica, ritratti di famiglie benestanti, anchessi espressione della società isolana ma ben diversi dalla vita popolare del tempo. Alcuni abiti appartenenti alla minoranza linguistica albanese di Sicilia ricordano, invece, la presenza arbëreshe nella ricca storia della nostra isola. Il Museo Siciliano di Arte e tradizioni popolari è stato allestito nella Ex Chiesa di S. Francesco di Paola, costruita in età bizantina e poi modificata, sia nel periodo arabo-normanno, che nei secoli successivi con stratificazione di diversi elementi architettonici. La Chiesa, in origine cattedrale di Taormina, era intitolata alla Vergine Assunta. Dal 1617 al 1866 è stata sede del Convento dei Frati Minimi di S. Francesco di Paola. Espropriata e sconsacrata dopo l’Unità d’Italia, è diventata obitorio e deposito del vecchio Ospedale San Vincenzo de’ Paoli. La struttura, sopravvissuta al bombardamento aereo del 1943, è stata restaurata tra il 1944 ed il 1947 dall’arch. Armando Dillon. Oggi presenta una navata con soffitto a travi in legno, due aperture laterali con architravi in tre pezzi e a sinistra una piccola finestra con spigoli smussati con due mensole laterali. Nella parte sinistra ci sono le arcate, di cui quella di centro è sostenuta da due colonne di granito grigio provenienti dal Teatro Antico, nella parte destra un arco a tutto sesto in pietra di Siracusa di fattura catalana. Al suo interno, visibile anche la tomba del prelato Giovanni Zuccaro Calanna, tumulato nel 1864.


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