Villa Caronia - Caronia Villa

105 Via Luigi Pirandello, Taormina

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Villa Caronia

Già molto frequentata dai viaggiatori stranieri, Taormina, negli ultimi decenni dell’Ottocento, non fu più soltanto una tappa in un “Grand Tour” con fini principalmente culturali, ma divenne una località “turistica” nell’accezione più moderna del termine. Molti stranieri vi soggiornavano per lunghi periodi. Alcuni decisero di trasferirsi a Taormina, attratti dalla bellezza del luogo e dal clima mite, acquistando o costruendo eleganti dimore circondate da ampi giardini, come avvenne anche in altre località marittime italiane e soprattutto nella riviera di Sorrento e Amalfi. A Taormina decisivo fu l’apporto inglese, presente con una comunità numerosa documentata da una Chiesa Anglicana (ancora in uso) e da un cimitero. Il famoso architetto Charles Robert Ashbee nel 1907 costruì una villa (ora hotel) nel giardino contiguo alla Chiesa di San Pancrazio. Florence Trevelyan (1852-1907), nobildonna inglese, stabilitasi inizialmente presso l’Hôtel Timeo e, dopo il matrimonio con il taorminese Salvatore Cacciola, nell’adiacente palazzo signorile di quest’ultimo, acquistò i terreni agricoli della località Bagnoli, sulle pendici della collina del Teatro antico e li trasformò nel parco della sua residenza, parzialmente espropriato nel 1923 e trasformato in Giardino pubblico. Anche la “Casa Rossa” o Villa Caronia dove, nella prima metà del Novecento, vissero il barone Karl Stempel e sua madre Zoe von Kotzebue, ha un pregevole giardino, scenograficamente disposto in uno dei punti più panoramici di Taormina e confinante con un altro importante parco, quello di Villa “La Falconara”, costruita per Alexander Nelson Hood, Visconte di Bridport e Duca di Bronte (discendente dell’Ammiraglio Horatio Nelson). Il giardino con essenze rare figura nell’elenco dei giardini di maggiore pregio della nostra penisola.