Odeon
25 Via Timeo Taormina
Odeon
Sorgeva immediatamente ad ovest del foro (prima agorà della città ellenistica), alla estremità occidentale dell’asse viario che collegava l’antica piazza (attuale Piazza Vittorio Emanuele II) al Teatro. Fu costruito a ridosso di uno dei rari esempi di tempio periptero (12 x 6 colonne) (III sec. a.C.), i cui resti sono parzialmente visibili nella Chiesa di Santa Caterina. Riportato alla luce nel 1892-1893, si segnala per l’uso su larga scala del laterizio. Presenta una cavea, parzialmente ricavata nel piano di roccia, con 11 ordini di posti, divisi da tre scalette in quattro cunei, conclusa in alto, con un ambulacro voltato. L’accesso era garantito dall’ima cavea, dalle due estremità ; si conserva solo la versura occidentale. L’orchestra, ovvero lo spazio semicircolare destinato agli attori, aveva un diametro di m. 11 circa; si suppone fosse scoperta, così come la scena della quale si conserva parte del prospetto in mattoni del pulpitum, o palcoscenico, con i resti di una nicchia semicircolare. La retrostante parte lignea del palcoscenico doveva insistere sui gradini del tempio di III secolo a.C., il cui colonnato fungeva probabilmente da monumentale quinta scenica. Controversa è la cronologia che, sulla base dell’analisi delle tecniche edilizie utilizzate, oscilla dall’età adrianea a quella antonina a quella severiana (II-III sec.d.C.). Con quello di Catania, l’odeon di Taormina è l’unico esempio di teatro coperto ad essere documentato in Sicilia. Esso era destinato a spettacoli, più precisamente a concerti, a concorsi musicali, a conferenze, a letture pubbliche, e anche a riunioni politiche.